È tornato il norovirus.

DallInghilterra e dallIrlanda si sta diffondendo in Italia ( è entrato anche in casa mia!) il norovirus, un virus che causa vomito e diarrea. 
Altamente contagioso questo virus è stato chiamato in molti modi ( io lo chiamo virus "vomitino") ma originariamente fu definito “agente di Norwalk” perché riconosciuto come responsabile di un focolaio di gastroenterite acuta avvenuto tra i bambini presso una scuola di Norwalk, negli Stati Uniti, nel 1968. 
Nel 1972 venne identificato e sequenziato il genoma a RNA del virus, appartenente alla famiglia Caliciviridae e nel 2002 il nome è stato ridotto a ‘norovirus ‘ ( NV ) dalla Commissione Internazionale per la tassonomia dei virus.
I sierotipi e ceppi isolati appartengono a due genogruppi:

genogruppo I ( GI) che comprende il virus di Norwalk , virus Desert Shield e virus Southampton ;
genogruppo II ( GII ) che comprende il virus Bristol , virus Lordsdale , virus Toronto , virus Messico , virus Hawaii e virus Snow Mountain .

Cenni clinici
Il periodo di incubazione è di 1-3 giorni. I sintomi sono febbre, vomito, diarrea e nausea. A volte si può avere febbre bassa, cefalea, mialgie e astenia .
La malattia ha decorso acuto ma è benigna, infatti di solito la guarigione avviene spontaneamente entro 2-3 giorni senza ospedalizzazione. Bisogna ovviamente prevenire la disidratazione che accompagna queste manifestazioni specialmente nei bambini e negli anziani. Le persone infette da norovirus sono contagiose dal momento in cui iniziano i sintomi fino ad almeno tre giorni dopo la guarigione.
Aspetti epidemiologici
La trasmissione avviene rapidamente da persone infette, cibo o acqua contaminati , o toccando superfici contaminate. Il CDC (Centers for Disease Control) stima che siano almeno 23 milioni ogni anno i casi di gastroenteriti acute dovute a un’infezione da norovirus e che, nel complesso, questi agenti siano responsabili del 50% del totale delle gastroenteriti.
In Europa, i norovirus sono considerati i più importanti agenti di infezione gastrointestinale non batterica.
Prevenzione
Il norovirus è rapidamente inattivato dal riscaldamento o da disinfettanti a base di cloro, è meno sensibile all’alcool e detersivi. Al momento non è disponibile un vaccino ( sono in corso dei trials su vaccini nasali e intramuscolari) e non servono antibiotici essendo un virus. Le infografiche del CDC raccomandano alla popolazione di lavarsi spesso le mani, cuocere i molluschi a temperature superiori a 65 C°, non manipolare il cibo quando si è malati, lavare accuratamente frutta e verdura, pulire e disinfettare superfici e biancheria con ipocloriti. Isolare chi è stato colpito dallinfezione.
Trattamento
Prevenire la disidratazione bevendo a piccoli sorsi liquidi non gassati, meglio se con potassio e sali minerali, evitare succhi di frutta, alimentarsi con riso scondito ed assumere antiemetici se il medico ne autorizza luso. Si raccomanda riposo assoluto e contattare il medico se il vomito persiste.

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