Il mio mestiere? Coltivo cervelli

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Sono una coltivatrice di cervelli, ossia un'insegnante.
Sono anche di estrazione rurale, le mie radici sono nella coltivazione della terra, tranne qualche lontana eccezione, sono stata geneticamente impastata con l'amore per la terra. Insegno materie scientifiche, le adoro e da anni in questo periodo inizia la semina della mia passione: la cultura scientifica. Oggi ho completato la conoscenza dei miei nuovi cervelli, tutti belli, fertili, alcuni, già disossati, facili da ripassare e seminare, altri hanno qualche sasso, alcuni addirittura sono invasi da rocce... devo stare attenta, potrei perderli perché con la lavorazione sbagliata mio padre agricoltore mi ha insegnato che non si raccoglie e mi ha sempre detto: impara ad osservare tutto, il clima, la pioggia, l'erba, non mischiare mai la terra.
Ecco: non mischiare la terra, chi si intende di agricoltura sa che un'aratura condotta "fuori tempo" può mischiare la terra e come conseguenza può compromettere il raccolto. L'alunno è come la terra, si sa.
Devo stare attenta a non mischiare la terra, ad essere paziente, riparare le coltivazioni dalle tempeste e dalle interferenze "ambientali", affrontare il vento che contrasta e fortifica, aspettare il momento opportuno per la giusta lavorazione, insomma non devo avere fretta, non devo agire di impulso, sia come agricoltore, sia come insegnante. Dunque, cominciamo il nuovo anno scolastico! 
Ogni tanto annoterò qualche riflessione, perché sto invecchiando e qualche appunto mi sarà di aiuto.
La prima nota riguarda il reclutamento degli studenti di Medicina, già in altre occasioni ho espresso il mio pensiero : le medie  in uscita dagli esami di Stato generalmente aumentano di pari passo con le difficoltà a superare i test, non solo, con l'alzarsi dei voti aumentano anche le iscrizioni ( mi sorge un dubbio, voti e preparazione sono la stessa cosa o sono due cose indipendenti?) !
In tanti stanno analizzando il problema accesso programmato alla facoltà di Medicina, anche il Prof Veronesi si è pronunciato in questo articolo Cari studenti di medicina, prima diventate Infermieri
Prima diventate infermieri! ossia...
Mischiate la terra! 
Provo un pò di disagio a dire che non sono d'accordo con il Prof.Veronesi ( ma chi sono io?), anche perché nell'articolo è stato citato lo scienziato Giulio Maccaro. Declassare il nobile mestiere di infermiere a banco di prova per l'altrettanto nobile mestiere di medico mi sembra semplicistico e superficiale, mi sembra un inutile mischiare i ruoli, la terra.
Io, a tal proposito, mi sento di dire quello che dico ai miei studenti il primo giorno di scuola: 
Oggi tutti hanno un percorso da seguire, alcuni giungeranno in modo brillante al traguardo, altri in modo mediocre, altri non giungeranno, tutto dipende da quello che noi vogliamo apprendere o prendere dalla scuola, quindi non focalizziamo la nostra attenzione sul voto perché non ha valore non essendo obiettivo, non diamo tutta la colpa all'insegnante perché è solo una guida, non lasciamoci influenzare dai mass media perché condizionano i nostri cervelli, non siamo passivi o, peggio, indifferenti nei confronti del sapere perché ci istruisce, non addossiamo agli altri la pesante responsabilità individuale di non volere la cultura! 
Io sono qui per voi, sarò come mi vorrete. 
Studiamo!

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